Il motivo per cui molti tifosi (quasi tutti), non solo della Reggina, ma di tutte le squadre con in testa Lazio, Roma, Inter, Milan, Juventus, Fiorentina etc, pretendono che i Presidenti "acquistino" giocatori di "categoria", cioè spendano milioni per rafforzare la squadra, sta nella circostanza che il calcio è nato con le associazioni non professionistiche, i cui scopi erano lo sport e lo spettacolo con il corollario della competizione campanilistica e di squadra. Erano per l'appunto delle associazioni nelle quali il lucro non era né previsto né consentito. I Presidenti erano appassionati mecenati che dirigevano per passione o, al più, per pubblicità e, qualche volta, per promozione politica. Ma col tempo gli investimenti nelle squadre di calcio sono divenuti enormi e da qui la necessità di trasformare le associazioni sportive in Spa a scopo di lucro. E' evidente che tutto è cambiato, e seppure le antiche motivazioni possono sussistere nei Paperon dei Paperoni che non hanno problemi di soldi, le cose cambiano radicalmente quando si scende in basso. A questo punto i tifosi non hanno scelta: devono accettare il compromesso e rendersi conto che chi investe milioni non vuole perderli e ci vuole guadagnare sopra.
L'azionariato popolare, in teoria, sarebbe la soluzione ma con le piccole azioni dei tifosi che, a loro volta, non sono disposti a metterci molto denaro, non si ottiene nulla se non un regalo ai veri investitori e padroni delle società.
Questo è ciò che penso con il vostro permesso.
![fifi :fifi:](./images/smilies/fifi.gif)