doddi ha scritto:Mah ... questa mi lascia basito.
Non dovrebbe:
Quel consigliere al terzo mandato, da anni al centro delle cronache giudiziarie
Giuseppe Plutino, arrestato stamattina per concorso esterno in associazione mafiosa, non è nuovo alle cronache giudiziarie della città dello Stretto. Esponente pidiellino al terzo mandato a Palazzo San Giorgio, Plutino era da tempo ritenuto vicino alla cosca Caridi, essendo già stato coinvolto in passato in alcune indagini con gli stessi esponenti mafiosi federati con la potentissima cosca Libri. Un politico che era stato arrestato e si era dato latitante, prima di sedere tra i banchi di Palazzo San Giorgio.
[...]
A conclusione delle prime indagini il pm emetteva ordine di cattura per 11 soggetti, tra cui il menzionato Plutino, per i reati di associazione a delinquere, concorso in truffa aggravata e falso ideologico. Lo stesso in occasione della esecuzione dei provvedimenti restrittivi si era sottratto alla cattura unitamente a Caridi Leo (RC 18.11.1961), nipote del capo cosca Caridi Giuseppe e fratello degli altrettanto noti Caridi Antonino, Caridi Bruno e Caridi Santo Giovanni, costituendosi successivamente. Al termine della fase istruttoria, il giudice istruttore con provvedimento del 28 giugno ’88 aveva ordinato il rinvio a giudizio degli stessi dinanzi al Tribunale di Reggio Calabria che, in data 30.05.1990, riconosceva il reato associativo, in capo al Caridi Giuseppe cl’43 unitamente ad altri 5 indagati, unificato sotto il vincolo della continuazione al reato di concorso in falso ideologico, reato quest’ultimo ascritto anche in capo al Plutino insieme ad altri 10 indagati, tra cui Caridi Leo cl’61, Caridi Santo Giovanni cl’67, Caridi Domenico cl’45, Condemi Filippo cl’50, Quartuccio Vincenzo cl’65 ed altri. Per tale ragione il Plutino era stato condannato alla pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione, pena confermata nella misura di anni 1 e mesi 4 di reclusione dalla Corte d’Appello di RC con sentenza del 28.11.1991