Reggina Calcio – Al S.Agata controlli in corso della Polizia

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goldenboy
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ILY ha scritto:
cozzina1 ha scritto:Ma...ma....io e mia commare ci eravamo iscritte ai cosi di zumbA.....E ORA? :twisted:
E ora ndi tornunu i sordi? :roll:

scrivili nto ghiacciu
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Mave
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Peppe Caridi se mi leggi sappi che sei di una tristezza unica e rara, tu e le cazzate che scrivi!
Lo devo scrivere qui visto che su FB mi ha bannato, w la libertà di espressione :lol:
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io2
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Ricapitolando lui a tempo fino al 2 marzo.
Ora, l'Italia è famosa per la sua giustizia lentissima. Non credo che proprio ora acceleri. Almeno spero.
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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ago
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io non penso che la GdF si prenderebbe la briga di apporre sigilli e chiudere una struttura senza accertarsi dell'effettiva esecuzione dei lavori di sicurezza...
se fosse solo un difetto di comunicazione sarebbe una boutade....
Piuttosto tutto questo polverone mi induce a pensare che c'è dell'altro......
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diciamo anche che se il problema è "solo" questo,i colpevoli sono altri e NON FOTI,almeno in questo caso...anche questo bisogna dirlo,ma come dice ago,sec me c è altro sotto..... :salut :salut :salut
toffoli
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Caro Ago, la strafottenza di Falcomatà sulla Reggina che è del popolo, esprime tutta l'aridita' di questi bimbetti cresciuti all'ombra di Uomini e Donne e non con il mito di Oronzo Pugliese, Tommaso Maestrelli o Nevio Scala. Non sanno cosa significhi farsi migliaia di chilometri all'anno per seguire la Reggina. Mio padre mi racconta di trasferte l'anno della promozione in B con Maestrelli che fece insieme a tanti amici in treno e di quanti sacrifici fatti.
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Reggina, magistrati:”S.Agata? Scempio costruito con connivenza degli amministratori”

Giovedì 25 Febbraio 2016 11:34

Sono 114 le pagine che, secondo la Procura della Repubblica, inchiodano le eventuali responsabilità della Reggina Calcio (la società di Foti e non più svolgente calcio professionistico) e lo status di abusivismo da affibbiare al centro sportivo S.Agata.
Per anni considerato il fiore all’occhiello della società amaranto, il centro risulta, secondo i magistrati, “totalmente abusivo. Costruito e realizzato in totale spregio delle norme di legge dettate in materia urbanistica, edilizia e ambientale, nonchè di tutti gli atti amministrativi emessi nel tempo”.
Un punto di vista totalmente diverso da quello espresso da fonti vicine alla società (leggi qui) che si legge sull’edizione odierna della Gazzetta del Sud.
E i magistrati vanno giù duro. I manufatti, secondo il loro parere, sono stati realizzati grazie “alla connivenzia e alla ignavia di coloro che hanno rappresentato le pubbliche amministrazioni via via competenti a intervenire che hanno permesso ai responsabili della società Reggina Calcio di appropriarsi di un pezzo di città e di farlo in spregio al pericolo cui esponevano gli atleti la cui incolumità era a loro affidata e le giovani vite dei ragazzi della scuola calcio che frequentano, da ultimo, il centro sportivo”.
Nel registro degli indagati figurano Lillo Foti e Gisueppe Ranieri, ex amministratore unico.
Quasi tutti i manufatti del centro sportivo sarebbero abusivi, con particolare attenzione al sesto campo, di cui farebbe parte una buona parte di suolo demaniale a cui si aggiungono tutte le strutture: magazzini, lavenderie, depositi, spogliatoi.

- See more at: http://sport.strill.it/citta/pianeta-am ... yJK5y.dpuf
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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toffoli ha scritto:Caro Ago, la strafottenza di Falcomatà sulla Reggina che è del popolo, esprime tutta l'aridita' di questi bimbetti cresciuti all'ombra di Uomini e Donne e non con il mito di Oronzo Pugliese, Tommaso Maestrelli o Nevio Scala. Non sanno cosa significhi farsi migliaia di chilometri all'anno per seguire la Reggina. Mio padre mi racconta di trasferte l'anno della promozione in B con Maestrelli che fece insieme a tanti amici in treno e di quanti sacrifici fatti.

Falcomatà??? no è un santo....fino a quando c'era da cavalcare l'onda sulla vecchia Reggina di Foti da salvare o sulla nuova REggina di Praticò da formare in fretta per poter dare continuità al calcio a Reggio era in prima linea...ora dopo mesi e vedendo che le cose non vanno magari come si aspettava parla con menefreghismo verso la prima squadra della città ...vergognoso
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Mave ha scritto:Peppe Caridi se mi leggi sappi che sei di una tristezza unica e rara, tu e le cazzate che scrivi!
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Chi si malu... :lol:
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http://sport.strill.it/citta/pianeta-am ... istratori/

Reggina, magistrati:”S.Agata? Scempio costruito con connivenza degli amministratori”

Sono 114 le pagine che, secondo la Procura della Repubblica, inchiodano le eventuali responsabilità della Reggina Calcio (la società di Foti e non più svolgente calcio professionistico) e lo status di abusivismo da affibbiare al centro sportivo S.Agata.

Per anni considerato il fiore all’occhiello della società amaranto, il centro risulta, secondo i magistrati, “totalmente abusivo. Costruito e realizzato in totale spregio delle norme di legge dettate in materia urbanistica, edilizia e ambientale, nonchè di tutti gli atti amministrativi emessi nel tempo”.

Un punto di vista totalmente diverso da quello espresso da fonti vicine alla società (leggi qui) che si legge sull’edizione odierna della Gazzetta del Sud.

E i magistrati vanno giù duro. I manufatti, secondo il loro parere, sono stati realizzati grazie “alla connivenzia e alla ignavia di coloro che hanno rappresentato le pubbliche amministrazioni via via competenti a intervenire che hanno permesso ai responsabili della società Reggina Calcio di appropriarsi di un pezzo di città e di farlo in spregio al pericolo cui esponevano gli atleti la cui incolumità era a loro affidata e le giovani vite dei ragazzi della scuola calcio che frequentano, da ultimo, il centro sportivo”.

Nel registro degli indagati figurano Lillo Foti e Gisueppe Ranieri, ex amministratore unico.

Quasi tutti i manufatti del centro sportivo sarebbero abusivi, con particolare attenzione al sesto campo, di cui farebbe parte una buona parte di suolo demaniale a cui si aggiungono tutte le strutture: magazzini, lavenderie, depositi, spogliatoi.



Commento: in pratica a differenza di quanto dice Foti,il quale afferma che si tratta solo di un disguido burocratico dovuto dalla mancanza di comunicazione fra i vari enti competenti,le autorità invece dicono che il centro sportivo è totalmente abusivo e non poteva essere fatto lì,è stato realizzato anche per colpa delle pubbliche amministrazioni che hanno coperto la reggina calcio e gli hanno permesso di fare questo scempio. Sarebbero da denunciare tutti quelli che hanno permesso la realizzazione di questo centro totalmente abusivo e dovrebbero essere arrestati insieme a lillo. Se così stanno le cose,è giusto che il centro venga abbattuto ed i colpevoli puniti ma siccome siamo in Italia questo purtroppo non succederà.
Ultima modifica di reggino91 il 25/02/2016, 15:27, modificato 1 volta in totale.
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http://www.reggionelpallone.it/2016/02/ ... falcomata/


Foti chiede incontro con Falcomatà per farsi aiutare. Vedremo cosa farà il sindaco il quale ha detto nei giorni scorsi di non fare il tifo per nessuno. Vedremo se aiuterà lillo...
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http://www.tuttoreggina.com/casa-sant-a ... tura-27716

REGGINA CALCIO - La Bernardino Cordova tende la mano: "Proseguite l'attività presso la nostra struttura"

La Scuola Calcio Bernardino Cordova, dopo ilprovvedimento restrittivo che ha interessato la struttura della Reggina Calcio, ha invitato la società di Lillo Foti a proseguire l'attività presso i campi utilizzati dalla stessa Bernardino Cordova. Questo il messaggio pubblico del presidente della Cordova:

Visti gli ultimi eventi che danneggiano temporaneamente la società Reggina Calcio, siamo disposti, ovviamente concordando il tutto con la dirigenza della stessa Reggina di mettere a disposizione gratuitamente, la struttura di Boschicello per non penalizzare gli atleti amaranto e farli continuare ad allenare e divertire con i loro mister, il tutto, andando ad incastro con le attività della nostra scuola calcio...
Ci auguriamo che venga recepito il nostro, come un gesto di sola cortesia ed amicizia sempre e comunque nell'interesse dei ragazzi.


Aahahahahaahah non c'erano campi a disposizione in città per far allenare l'asd reggio calabria!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Quando Praticò ha chiesto aiuto nessuno lo ha aiutato eppoi dopo 3 giorni succede lo scandalo che tocca il lestofante e tutti gli porgono la mano e gli offrono un campo,è assurdo!
Adesso avete visto che i campi c'erano eccome ma non li volevano dare a Praticò?
mohammed
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Ma infatti pensate a Foti e al S. Agata, intanto domenica c'è la Palmese.
Allah è grande, Gheddafi è il suo profeta!
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Occorrerebbe leggere le carte per esprimere un giudizio sulla vicenda.Il punto è che il procedimento di condono edilizio fu avviato negli anni 90 e quindi prima dell'entrata in vigore del Piano di assetto idrogeologico (2001) che all'art. 5 comma 9 stabilisce che le relative misure di salvaguardia non si applicano ai procedimenti di condono edilizio avviati ai sensi della legge 47 85 e 724 del 1994. I lavori di mitigazione del rischio per passare da R4 ad R2 devono comunque essere fatti. Insomma, si poteva e si può tutt'oggi sanare la situazione, ma fino alla riduzione del livello di rischio ( competenza Autorità Bacino Regionale), a mio giudizio, non si sarebbero potute utilizzare le strutture in cemento armato, sia perché abusive e sia perché avrebbero posto a repentaglio l'incolumità pubblica. Quindi, non corrisponde al vero che, in tutta questa faccenda il Comune non ha competenza......Deve decidere sul condono edilizio e non lo potrà fare se non sarà ridotto il livello del rischio idrogeologico ad R2 compatibile con l'attività edificatoria. Inoltre, ai fini del condono, sarà necessario acquisire l'autorizzazione paesaggistica in sanatoria e la c.d. dichiarazione di disponibilità a concedere l'area demaniale fluviale a titolo oneroso ( art. 32 legge 47 85), compito che oggi sta in capo all'amministrazione concedente, ovvero la Provincia di Reggio, futura città metropolitana ( ...si spera). L'atto finale del procedimento, ove favorevole a Foti, potrebbe essere il rilascio di una concessione demaniale fluviale in sanatoria previo pagamento degli indennizzi per innovazioni abusive. Il problema è capire come, nelle more ( 20 anni) della definizione di un procedimento così complesso, sia stato possibile autorizzare l'utilizzo delle strutture realizzate abusivamente ed oggetto di condono. A rigore, prima della eventuale sanatoria, non avrebbero potuto essere utilizzate. Mah.....
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Occorrerebbe leggere le carte per esprimere un giudizio sulla vicenda.Il punto è che il procedimento di condono edilizio fu avviato negli anni 90 e quindi prima dell'entrata in vigore del Piano di assetto idrogeologico (2001) che all'art. 5 comma 9 stabilisce che le relative misure di salvaguardia non si applicano ai procedimenti di condono edilizio avviati ai sensi della legge 47 85 e 724 del 1994. I lavori di mitigazione del rischio per passare da R4 ad R2 devono comunque essere fatti. Insomma, si poteva e si può tutt'oggi sanare la situazione, ma fino alla riduzione del livello di rischio ( competenza Autorità Bacino Regionale), a mio giudizio, non si sarebbero potute utilizzare le strutture in cemento armato, sia perché abusive e sia perché avrebbero posto a repentaglio l'incolumità pubblica. Quindi, non corrisponde al vero che, in tutta questa faccenda il Comune non ha competenza......Deve decidere sul condono edilizio e non lo potrà fare se non sarà ridotto il livello del rischio idrogeologico ad R2 compatibile con l'attività edificatoria. Inoltre, ai fini del condono, sarà necessario acquisire l'autorizzazione paesaggistica in sanatoria e la c.d. dichiarazione di disponibilità a concedere l'area demaniale fluviale a titolo oneroso ( art. 32 legge 47 85), compito che oggi sta in capo all'amministrazione concedente, ovvero la Provincia di Reggio, futura città metropolitana ( ...si spera). L'atto finale del procedimento, ove favorevole a Foti, potrebbe essere il rilascio di una concessione demaniale fluviale in sanatoria previo pagamento degli indennizzi per innovazioni abusive. Il problema è capire come, nelle more ( 20 anni) della definizione di un procedimento così complesso, sia stato possibile autorizzare l'utilizzo delle strutture realizzate abusivamente ed oggetto di condono. A rigore, prima della eventuale sanatoria, non avrebbero potuto essere utilizzate. Mah.....
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toffoli ha scritto:Occorrerebbe leggere le carte per esprimere un giudizio sulla vicenda.Il punto è che il procedimento di condono edilizio fu avviato negli anni 90 e quindi prima dell'entrata in vigore del Piano di assetto idrogeologico (2001) che all'art. 5 comma 9 stabilisce che le relative misure di salvaguardia non si applicano ai procedimenti di condono edilizio avviati ai sensi della legge 47 85 e 724 del 1994. I lavori di mitigazione del rischio per passare da R4 ad R2 devono comunque essere fatti. Insomma, si poteva e si può tutt'oggi sanare la situazione, ma fino alla riduzione del livello di rischio ( competenza Autorità Bacino Regionale), a mio giudizio, non si sarebbero potute utilizzare le strutture in cemento armato, sia perché abusive e sia perché avrebbero posto a repentaglio l'incolumità pubblica. Quindi, non corrisponde al vero che, in tutta questa faccenda il Comune non ha competenza......Deve decidere sul condono edilizio e non lo potrà fare se non sarà ridotto il livello del rischio idrogeologico ad R2 compatibile con l'attività edificatoria. Inoltre, ai fini del condono, sarà necessario acquisire l'autorizzazione paesaggistica in sanatoria e la c.d. dichiarazione di disponibilità a concedere l'area demaniale fluviale a titolo oneroso ( art. 32 legge 47 85), compito che oggi sta in capo all'amministrazione concedente, ovvero la Provincia di Reggio, futura città metropolitana ( ...si spera). L'atto finale del procedimento, ove favorevole a Foti, potrebbe essere il rilascio di una concessione demaniale fluviale in sanatoria previo pagamento degli indennizzi per innovazioni abusive. Il problema è capire come, nelle more ( 20 anni) della definizione di un procedimento così complesso, sia stato possibile autorizzare l'utilizzo delle strutture realizzate abusivamente ed oggetto di condono. A rigore, prima della eventuale sanatoria, non avrebbero potuto essere utilizzate. Mah.....
il condono edilizio fu bocciato anni fa perché su demanio dello Stato non ci può essere condono.
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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Io 2, permittimi.....Sul demanio marittimo o fluviale sono possibili i primi due condoni, legge 47 85 e 724 1994.
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toffoli ha scritto:Io 2, permittimi.....Sul demanio marittimo o fluviale sono possibili i primi due condoni, legge 47 85 e 724 1994.
allora probabilmente lui ha fatto quello dopo, perché ricordo benissimo che è stato detto quest'estate in qualche articolo che riassumeva tutta la storia del Sant'Agata che il condono era stato respinto.
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mohammed ha scritto:Ma infatti pensate a Foti e al S. Agata, intanto domenica c'è la Palmese.
La vibonese...non scherzare 8-)
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