Reggio:e ora di pagare....
Inviato: 06/12/2013, 17:04
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Reggio, è ora di pagare: nel bilancio 2013 tagli di spesa e aumento tariffe
- Il prefetto Gaetano Chiusolo lo ha definito un bilancio "rigido, duro per i cittadini, ma non c'è altra strada". Il bilancio annuale di previsione 2013 per la città di Reggio Calabria è stato presentato questa mattina a Palazzo San Giorgio dalla Terna Commissariale e dai propri tecnici, e non c'è altro modo per dire che è arrivato il momento di pagare il conto.
Come al ristorante, qualcuno – ma non viene mai detto bene chi – ha lasciato il conto alla cassa, e l'ultimo a restare è costretto a pagare. In questo caso, mentre in tanti, forse tutti, si sono velocemente diretti verso altri palazzi ad occupare altre poltrone, i cittadini a Reggio ci sono rimasti, e adesso tocca mettere mano al portafoglio.
Chiusolo parla di crisi, dell'arduo compito di rimettere in piedi pratiche corrette sul piano della legalità, formale e sostanziale, ma soprattutto di riportare fiducia nei cittadini, "spezzata via da inerzia, connivenza, scelte poco chiare e interessi di parte. Il rapporto va ricostruito e questo bilancio ha usato il filo solido del rigore per ricucire la fiducia".
In teoria, nonostante i sacrifici richiesti quest'anno, se tutto andrà come previsto l'anno prossimo chi arriverà a sedersi tra gli scranni di Palazzo San Giorgio potrà scegliere di programmare un bilancio in favore dei cittadini. Nessuna certezza, ma come è stato sottolineato più volte, ad oggi non esiste altro metodo per cercare di salvare la città dal dissesto amministrativo.
"Il piano di riequilibrio finanziario ha imposto delle linee su cui ricostruire la programmazione finanziaria nel prossimo decennio – ha detto il dirigente comunale Francesco Consiglio – siamo riusciti a finanziare le spese di quest'anno in modo che nei prossimi anni ci sia un allentamento della pressione fiscale e della spesa corrente".
Per adesso, però, l'unica cosa ad essere allentata saranno gli investimenti: i servizi avranno il 7% in meno delle somme a loro destinate rispetto all'anno scorso, con possibilità di aumento al 10% nel bilancio pluriennale 2013-2015. Sono inoltre previsti tagli sulle spese per il personale e per l'utilizzazione di beni di terzi: "Quest'anno – ha spiegato Consiglio – la spesa corrente ammonta a 216 milioni di euro, di cui 38 per il personale, 87 per l'acquisto delle prestazioni di servizi – mentre l'anno prima erano 93 – e ancora 27 milioni rientrano nella spesa per utilizzo di beni di terzi, mentre 12 milioni sono gli interessi passivi che dobbiamo pagare, più due milioni di imposte e tasse e – cifra più importante – 28 milioni di oneri straordinari della gestione corrente".
La spesa complessiva è di 816 milioni di euro, che va completata da qui al 31 dicembre prossimo. In parte, ovviamente, è già stata sostenuta, ma pesa lo stesso l'incidenza del 12% della parte straordinaria sulla spesa corrente. "Se sommiamo la quota di disavanzo – spiega Consiglio – che era 100 milioni di euro in 10 anni, quindi ogni anno 11, complessivamente il 25% della spesa corrente serve per finanziare il blocco previsto dalla legge, ed è una somma elevata" ovvero per ripianare il disavanzo accumulato negli ultimi anni.
Per quanto riguarda invece le entrate, non c'è dubbio che in città i maggiori danni li abbiano creati i cosiddetti evasori tributari, coloro che per anni non hanno versato nelle casse comunali quanto dovuto. Per quest'anno, la previsione delle entrate è di 155 milioni di euro di entrate tributarie e 5 milioni di entrate extratributarie, che dovrebbero derivare dai contribuenti. In più, dallo Stato dovrebbero arrivare 27 milioni destinanti ad un "fondo di solidarietà comunale", ma arriveranno decurtati, di fatto saranno infatti 21, perché 5 milioni vanno automaticamente versati per la sanzione di mancato rispetto del Patto di Stabilità 2010. Inoltre, dall'Imu dovrebbero arrivare altri 50 milioni di euro, comprensivi dei 10 milioni da versare allo Stato per finanziare il fondo di solidarietà, mentre la Tares – di cui ricordiamo le aliquote sono al massimo – dovrebbe portare introiti per 34 milioni di euro, che serviranno a finanziare attività e oneri straordinari.
Il tutto ovviamente è al condizionale, perché a determinare le entrate sarà solo e soltanto la volontà dei cittadini, che da parte loro affronteranno tagli sui servizi ed incrementi sui versamenti. "Se le entrate che abbiamo previsto saranno consolidate – ha detto Consiglio – ci consentiranno di abbassare le tariffe. In termini di evasione tributaria, accertati crediti per 16 milioni di euro, e se questo recupero si consoliderà, e riteniamo di sì, sarà a favore di tutti i cittadini che hanno sempre pagato".
Le cifre sono alte, molto alte, e il buco nelle casse comunali, in qualche modo, va riempito. I cittadini non saranno di certo contenti di dover pagare per qualcosa che non ritengono di aver fatto, ma Consiglio ci tiene a sottolineare che la maggiorazione delle tariffe non è dovuta all'incremento della parte straordinaria del bilancio. "Abbiamo dovuto fare emergere – ha spiegato – quelli che erano i costi ineludibili dei servizi. Negli anni passati, i costi venivano coperti al 60-70%, per cui si ha la percezione che ci sia un aumento, ma dobbiamo finanziare spese che andavano finanziate già da temo, ma che non venivano inserite nel sistema dei costi. Queste cifre si sarebbero dovute pagare prima, non sono pagamenti straordinari, erano ordinari".
Ancora una volta, qualcuno non ha pagato prima, ma adesso tocca farlo. Se come ha detto il Prefetto Chiusolo non esiste altro modo per evitare il dissesto – scelta che, hanno specificato, non risolverebbe i problemi – toccherà adesso ai reggini cercare di risollevare la città. Da parte loro, i Commissari hanno promesso i primi risultati a marzo 2014, "data ultima in cui dovremmo chiudere con debiti e pagamenti, ma anche molto lavoro è stato fatto. Abbiamo iniziato a pagare le imprese in maniera metodica, non vi nascondo – ha concluso Chiusolo – che l'azione che bisognerà continuare a portare avanti è un'azione rigida. Il bilancio è pesante, non dobbiamo nasconderci".
Reggio, è ora di pagare: nel bilancio 2013 tagli di spesa e aumento tariffe
- Il prefetto Gaetano Chiusolo lo ha definito un bilancio "rigido, duro per i cittadini, ma non c'è altra strada". Il bilancio annuale di previsione 2013 per la città di Reggio Calabria è stato presentato questa mattina a Palazzo San Giorgio dalla Terna Commissariale e dai propri tecnici, e non c'è altro modo per dire che è arrivato il momento di pagare il conto.
Come al ristorante, qualcuno – ma non viene mai detto bene chi – ha lasciato il conto alla cassa, e l'ultimo a restare è costretto a pagare. In questo caso, mentre in tanti, forse tutti, si sono velocemente diretti verso altri palazzi ad occupare altre poltrone, i cittadini a Reggio ci sono rimasti, e adesso tocca mettere mano al portafoglio.
Chiusolo parla di crisi, dell'arduo compito di rimettere in piedi pratiche corrette sul piano della legalità, formale e sostanziale, ma soprattutto di riportare fiducia nei cittadini, "spezzata via da inerzia, connivenza, scelte poco chiare e interessi di parte. Il rapporto va ricostruito e questo bilancio ha usato il filo solido del rigore per ricucire la fiducia".
In teoria, nonostante i sacrifici richiesti quest'anno, se tutto andrà come previsto l'anno prossimo chi arriverà a sedersi tra gli scranni di Palazzo San Giorgio potrà scegliere di programmare un bilancio in favore dei cittadini. Nessuna certezza, ma come è stato sottolineato più volte, ad oggi non esiste altro metodo per cercare di salvare la città dal dissesto amministrativo.
"Il piano di riequilibrio finanziario ha imposto delle linee su cui ricostruire la programmazione finanziaria nel prossimo decennio – ha detto il dirigente comunale Francesco Consiglio – siamo riusciti a finanziare le spese di quest'anno in modo che nei prossimi anni ci sia un allentamento della pressione fiscale e della spesa corrente".
Per adesso, però, l'unica cosa ad essere allentata saranno gli investimenti: i servizi avranno il 7% in meno delle somme a loro destinate rispetto all'anno scorso, con possibilità di aumento al 10% nel bilancio pluriennale 2013-2015. Sono inoltre previsti tagli sulle spese per il personale e per l'utilizzazione di beni di terzi: "Quest'anno – ha spiegato Consiglio – la spesa corrente ammonta a 216 milioni di euro, di cui 38 per il personale, 87 per l'acquisto delle prestazioni di servizi – mentre l'anno prima erano 93 – e ancora 27 milioni rientrano nella spesa per utilizzo di beni di terzi, mentre 12 milioni sono gli interessi passivi che dobbiamo pagare, più due milioni di imposte e tasse e – cifra più importante – 28 milioni di oneri straordinari della gestione corrente".
La spesa complessiva è di 816 milioni di euro, che va completata da qui al 31 dicembre prossimo. In parte, ovviamente, è già stata sostenuta, ma pesa lo stesso l'incidenza del 12% della parte straordinaria sulla spesa corrente. "Se sommiamo la quota di disavanzo – spiega Consiglio – che era 100 milioni di euro in 10 anni, quindi ogni anno 11, complessivamente il 25% della spesa corrente serve per finanziare il blocco previsto dalla legge, ed è una somma elevata" ovvero per ripianare il disavanzo accumulato negli ultimi anni.
Per quanto riguarda invece le entrate, non c'è dubbio che in città i maggiori danni li abbiano creati i cosiddetti evasori tributari, coloro che per anni non hanno versato nelle casse comunali quanto dovuto. Per quest'anno, la previsione delle entrate è di 155 milioni di euro di entrate tributarie e 5 milioni di entrate extratributarie, che dovrebbero derivare dai contribuenti. In più, dallo Stato dovrebbero arrivare 27 milioni destinanti ad un "fondo di solidarietà comunale", ma arriveranno decurtati, di fatto saranno infatti 21, perché 5 milioni vanno automaticamente versati per la sanzione di mancato rispetto del Patto di Stabilità 2010. Inoltre, dall'Imu dovrebbero arrivare altri 50 milioni di euro, comprensivi dei 10 milioni da versare allo Stato per finanziare il fondo di solidarietà, mentre la Tares – di cui ricordiamo le aliquote sono al massimo – dovrebbe portare introiti per 34 milioni di euro, che serviranno a finanziare attività e oneri straordinari.
Il tutto ovviamente è al condizionale, perché a determinare le entrate sarà solo e soltanto la volontà dei cittadini, che da parte loro affronteranno tagli sui servizi ed incrementi sui versamenti. "Se le entrate che abbiamo previsto saranno consolidate – ha detto Consiglio – ci consentiranno di abbassare le tariffe. In termini di evasione tributaria, accertati crediti per 16 milioni di euro, e se questo recupero si consoliderà, e riteniamo di sì, sarà a favore di tutti i cittadini che hanno sempre pagato".
Le cifre sono alte, molto alte, e il buco nelle casse comunali, in qualche modo, va riempito. I cittadini non saranno di certo contenti di dover pagare per qualcosa che non ritengono di aver fatto, ma Consiglio ci tiene a sottolineare che la maggiorazione delle tariffe non è dovuta all'incremento della parte straordinaria del bilancio. "Abbiamo dovuto fare emergere – ha spiegato – quelli che erano i costi ineludibili dei servizi. Negli anni passati, i costi venivano coperti al 60-70%, per cui si ha la percezione che ci sia un aumento, ma dobbiamo finanziare spese che andavano finanziate già da temo, ma che non venivano inserite nel sistema dei costi. Queste cifre si sarebbero dovute pagare prima, non sono pagamenti straordinari, erano ordinari".
Ancora una volta, qualcuno non ha pagato prima, ma adesso tocca farlo. Se come ha detto il Prefetto Chiusolo non esiste altro modo per evitare il dissesto – scelta che, hanno specificato, non risolverebbe i problemi – toccherà adesso ai reggini cercare di risollevare la città. Da parte loro, i Commissari hanno promesso i primi risultati a marzo 2014, "data ultima in cui dovremmo chiudere con debiti e pagamenti, ma anche molto lavoro è stato fatto. Abbiamo iniziato a pagare le imprese in maniera metodica, non vi nascondo – ha concluso Chiusolo – che l'azione che bisognerà continuare a portare avanti è un'azione rigida. Il bilancio è pesante, non dobbiamo nasconderci".