I bomber storici della Reggina

La storia di ogni squadra di calcio è fatta di ricordi propri, di emozioni indelebili sentite dalla piazza, dai calciatori e dai dirigenti in modo unico. Soprattutto se andiamo nel Sud Italia, notiamo quante squadre e quante realtà siano legate a dei ricordi peculiari nonostante non abbiano mai vinto neanche un titolo. Vivere di emozioni a sé stanti e spesso fini a sé stesse è una prerogativa delle società meridionali, tra le quali solamente il Napoli è riuscito a vincere in campionato, il che lascia intendere che alcuni calciatori siano diventati dei veri e propri miti in queste piazze. Reggio Calabria è uno di questi luoghi, dove l’intensità dell’amore verso questi campioni va al di là delle normali percezioni. Ed è per questo che, a quasi vent’anni dalla storica prima promozione in Serie A, è bene ricordare i grandi bomber della squadra amaranto che gioca le sue partite allo stadio Granillo.

Tra i più illustri cannonieri passati alla Reggina ricordiamo in primis Nicola Amoruso, che arrivò a giocare fine anche nella Juventus, una delle squadre favorite secondo le quote sulla vincente della Champions League di quest’anno, dopo essersi rinforzata molto nella campagna acquisti estiva. Le sue 40 reti in tre stagioni con la casacca amaranto in massima serie sono l’exploit realizzativo più importante mai registrato a questi livelli da un calciatore della Reggina. La sua abilità nel tenere il pallone e la sua destrezza tecnica lo rendevano un centravanti tecnico che sapeva anche andare in goal con frequenza, come ricordano in tanti al Granillo. Stiamo parlando, infatti, di un calciatore in grado di rompere la barriera dei 100 goal in Serie A, qualcosa non da poco.

Con un goal in più di Amoruso in amaranto, Davide Dionigi è stato uno dei centravanti più amati in riva allo stretto sulla sponda calabrese. Il suo è un caso peculiare, dati i suoi natali a Reggio Emilia, che con Reggio Calabria condivide solo una parte del nome. L’attaccante emiliano ha giocato in varie riprese nella Reggina, mettendo a segno 41 reti, 24 delle quali in Serie B, ma è ancora ricordato come uno dei primi a far sognare i tifosi a suon di goal al Granillo. Dionigi, il quale è adesso un tecnico, ha recentemente ammesso di essere molto legato a Reggio Calabria, piazza nella quale gli piacerebbe tornare magari proprio da allenatore per poter riassaporare i fasti del passato. La piazza, che non dimentica il suo apporto di goal ed entusiasmo, lo accoglierebbe sicuramente a braccia aperte.

Se parliamo di Francesco Cozza, invece, andiamo al di là del goal. Il centrocampista offensivo scuola Milan è stato un simbolo della Reggina, squadra nella quale ha collezionato ben 235 presenze e 48 reti. Fantasista e rapido negli scatti, Cozza sarà per sempre lo storico numero 10 della Reggina. Andato e tornato varie volte, il centrocampista calabrese è sicuramente l’immagine della Reggina degli ultimi anni, quella che in Serie A ha stupito tante volte battendo anche rivali blasonati.

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