Reggina, ennesima occasione persa

Di Roberto Marcianò – Non va oltre il pareggio la Reggina nel derby casalingo contro il Rende, in posticipo serale, davanti a una cornice di pubblico di quasi 7000 persone tra cui il presidente Luca Gallo.

La partita non inizia nei migliori dei modi per gli amaranto. Il Rende parte forte, con un pressing a tutto campo che mette sotto gli uomini di Drago che si limitano a non prenderle per buona parte del primo tempo. Infatti, i biancorossi hanno più volte l’occasione di passare in vantaggio ma sbagliano clamorosamente sottoporta.

La Reggina esce fuori solo quando il pressing degli avversari cala. Le prime palle gol per gli amaranto passano per Tulissi che per ben due volte non riesce a centrare la porta. Ma, al 45º minuto, i padroni di casa passano in vantaggio grazie ad un contropiede ben fatto da Baclet, il quale serve Bellomo che la mette dentro.

Nel secondo tempo, gli ordini di Drago sono quelli di gestire palla senza sbilanciarsi troppo. Inizialmente sembrano funzionare, gli amaranto rischiano poco e avrebbero pure l’occasione di chiudere la partita per ben due volte. La prima Doumbia lancia in contropiede i neo entrati Strambelli e Tassi, quest’ultimo davanti al portiere invece di passare al compagno, che avrebbe segnato a porta vuota, decide egoisticamente di tirare permettendo al portiere avversario di parare. La seconda sempre Tassi da solo davanti al portiere sbaglia ancora.

Si sa, nel calcio quando ci si chiude per 45 minuti e si sbagliano le poche occasioni per chiudere la partita si viene puniti. Infatti, al 93º minuto, Viteritti solo davanti all’estremo difensore amaranto non sbaglia e porta il Rende al pareggio.

Ennesima occasione mancata per gli amaranto che da quando è subentrato drago hanno avuto una involuzione di prestazioni e risultati. Ci si incaponisce in moduli non adatti ai calciatori a disposizione, rendendo la squadra facilmente penetrabile dagli attaccanti avversari e allo stesso tempo producendo poco gioco in attacco nonostante il grosso rafforzamento del reparto offensivo.

Certo, anche Cevoli aveva i propri difetti. Ma, perlomeno la squadra aveva buone prestazioni ed in attacco. Si era molto più incisivi e concreti. Anche quando si perdeva gli amaranto uscivano sempre tra gli applausi del pubblico perché c’era sempre una reazione ed una voglia di vincere anche in svantaggio.

Bisogna fare qualcosa prima che sia troppo tardi, le partite rimanenti diminuiscono e a causa delle penalizzazioni ereditate dalla vecchia gestione si rischia, oltre che a rimanere fuori dai play-off, di essere risucchiati nella zona retrocessione.

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