Reggina, ora l’asticella è altissima

Di Valerio Romito – Da stropicciarsi gli occhi: il pokerissimo rifilato alla Cavese, le cui proporzioni, escludendo un paio di punteggi roboanti ottenuti a metà degli anni 80 (6-1 al Trapani il C2, 7-0 al Brindisi dalla banda Scala) costituiscono pressoché un inedito dalle parti del Granillo, oltre a determinare il primo successo della stagione, ha impressionato soprattutto per la grande qualità della manovra espressa, ed in particolare delle giocate da cui sono scaturite le marcature amaranto, da potersi a ragione definire una più bella dell’altra.

L’effetto più immediato della sbornia domenicale è stato, ovviamente, amplificare un entusiasmo già abbondantemente acceso dai botti di mercato della settimana precedente, e conseguentemente creare un clima di estrema fiducia e di ottimismo nei confronti della squadra e del tecnico. Clima che però, al di là di facili scaramanzie, rischia paradossalmente di divenire, in questo momento, il pericolo maggiore per l’immediato prosieguo del campionato.

Lungi da chi scrive voler gettare acqua sul fuoco della passione dei tifosi, o tantomeno incarnare l’uccello del malaugurio di turno, consci del fatto che affrontare una stagione sulle ali dell’entusiasmo e dell’unità di intenti non può che rappresentare un chiaro vantaggio sulle altre contendenti, per le quali giocare al Granillo costituirà certamente un problema di difficile soluzione: ciò che però appare indispensabile, ai fini del risultato finale, sarà riuscire a mantenere comunque una giusta dose di equilibrio, sufficiente affinché nessuno pensi di essere già a buon punto, o che si possano vincere tutte le partite con la stessa facilità irrisoria.

Le tantissime annate disputate in terza serie, che è bene non dimenticare costituisce il campionato largamente più disputato nella storia ultracentenaria della squadra, dovrebbero averci insegnato che le insidie sono sempre dietro l’angolo, e che in passato altre stagioni, alla fine risultate trionfali, hanno anch’esse vissuto qualche momento meno propizio: è innegabile che in questo momento le aspettative dei tifosi hanno raggiunto livelli altissimi, ma basta andare indietro di una sola settimana per ricordare più di qualche mugugno a seguito della mancata vittoria della partita di esordio.

Per fortuna il compito di far sì che nessuno faccia voli pindarici già a settembre spetta, ovviamente, a Toscano, la cui personalità, meticolosità ed attenzione quasi maniacale dimostrata in questi mesi a Reggio, ci rende tranquilli e fiduciosi sul fatto che i calciatori mantengano la giusta concentrazione, e soprattutto quella “fame” che ha consentito solo pochi giorni fa di annientare un avversario tecnicamente (e storicamente) tutt’altro che arrendevole. Compito che comunque sarà certamente facilitato dalla grande qualità di un organico oggettivamente costruito con competenza e raziocinio e di cui, considerate le assenze per squalifiche, infortuni e transfer arrivati in ritardo, probabilmente ancora non abbiamo visto la massima espressione.

E l’occasione per verificare tutto ciò si avrà, manco a dirlo, già domenica prossima, al cospetto di un Bisceglie che, è corretto sottolineare, attualmente si trova appaiato con noi in classifica, imbattuto, e che solo qualche giorno fa ha brillantemente bloccato una serissima contendente al successo finale.

Starà a noi fare il possibile affinché l’asticella si mantenga più in alto possibile, e perché già poter sognare è di per sé meraviglioso…

 

 

Per gentile concessione di Calabriagol.it

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