Reggina, Cardona: “Non pagare i 757mila euro è stata una scelta scellerata”

Dopo oltre due mesi di silenzio, l’ex presidente della Reggina, Marcello Cardona, ha deciso di parlare e di raccontare la sua versione dei fatti sulla vicenda che ha portato alla mancata iscrizione della squadra al campionato di Serie B. In una conferenza stampa organizzata presso il Circolo del Tennis “Rocco Polimeni” di Reggio Calabria, Cardona ha spiegato le motivazioni delle sue dimissioni e ha lanciato accuse pesanti alla proprietà, rea di aver compiuto due “azioni scellerate” che hanno messo in ginocchio il club.

Cardona ha ricostruito la cronologia degli eventi che hanno preceduto la sua uscita di scena. Ha detto che il 20 giugno, mentre era a Milano per occuparsi degli affari della Reggina per la stagione 2023/24, gli è stato comunicato dalla proprietà che la società era stata iscritta al campionato e che sarebbe stata venduta il giorno dopo. A quel punto, ha preso la decisione di dimettersi, perché non aveva più lo strumento tecnico-giuridico per fare il presidente. Ha aggiunto che la stessa notte ha ricevuto una telefonata di una consulente economica che gli ha comunicato che non era stato pagato lo stralcio dell’omologa, ovvero i 757mila euro che la Reggina doveva versare entro il 20 giugno per ottenere l’iscrizione. Il giorno dopo, un altro consulente gli ha confermato che “ci siamo assunti questo rischio” e che non si era ottemperato al pagamento.

“Mi sono dimesso per queste due azioni scellerate, scellerate per non dire altro – ha affermato Cardona -. In questi due mesi sono stato in silenzio e ho sofferto come tutti i reggini. Da oggi la mia posizione è chiara. In quest’ultimo anno ci siamo impegnati su numerosi fronti, a partire dalla cerimonia dei calendari, dall’arrivo della Nazionale, abbiamo affrontato un processo sportivo tramite il quale ne siamo usciti intelligentemente. Non aver pagato i 757mila euro ha sconfessato tutto il mio impegno con le istituzioni sportive, è stata una stronz…”.

Cardona ha ringraziato tutti i dipendenti della Reggina e ha espresso la sua solidarietà ai tifosi e alla città. Ha anche sottolineato che aveva già individuato le località per il ritiro e che aveva lavorato per allestire una squadra competitiva per la Serie B. Ha concluso dicendo che non sa nulla della nuova società che dovrebbe rilevare la Reggina e che spera che ci sia una soluzione positiva per il club.

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